Una vita in pista
Una vita in pista - Il romanzo sulla vita di Raul Micheli
Una vita in pista è il primo romanzo sull'hockey a rotelle. Grande capolavoro di Andrea Cordovani, che narra la vita dell'ultimo tecnico in grado di portare l'Italia sul tetto del Mondo.
Cordovani, un maestro penna in mano e simpatico compagnone di mille serate hockeistiche, è nato sul bordo di una pista da hockey. Come recita la sua semplice scheda personale presente nel libro “ Cresciuto nella Pista dei Pini nel culto di Raul Micheli, Andrea Cordovani ha elevato l’hockey ad amore totale. Caporedattore al settimanale autosprint, il giornalista follonichese scrive da una vita in materia.
Svezzato nella palestra de Il Tirreno, plasmato dai maestri della redazione di Grosseto, il 45 enne cronista maremmano vive a Bologna, ma non ha mai staccato il cordone ombelicale con il posto dov’è nato, un richiamo alle origini che ha ispirato anche quest’opera, il ricordo di un idolo d’infanzia che c’è trasformato in un grande amico.
E sull’onda di un’amicizia solida e sincera, Cordovani ha narrato la vita di un grande “lavoratore”, di un “eroe dietro al quale nascondersi, un moschettiere che lottava contro i mulini a vento, il piccolo mito di un paese che diventava sempre più grande al pari della crescita demografica”.
In questo libro potrete ripercorrere l’intera carriera e la vita di Raul Micheli, arrivato dalla piccola Follonica fino al tetto del mondo. E a pagina 251 capiamo come, il tecnico dei biancazzurri è diventato il C.T. della Nazionale italiana. Con una telefonata di Sabatino Aracu
“Pronto Raul?”
“Si chi parla?”
"Sabatino Aracu. E vorrei che tu diventassi l’allenatore della Nazionale”
“Ma che cazzo dici? Mi prendi per i fondelli?”
"No guarda: io ho già scelto. Mi manca solo la tua risposta.”
“Dai: lo scherzo è bello quando dura poco, Sabatino. Guarda che il servizio militare l’abbiamo finito da tempo. Dimmi cosa vuoi”.
“E allora testone d’un maremmano, te lo ripeto: voglio che tu alleni l’Italia”.
“Secondo me mi stai prendendo in giro”.
Questo è il modo nel quale Raul Micheli scopre di esser diventato il C.T. dell’Italia. Gli Azzurri con il follonichese al comando conquisteranno nel 1997 a Wuppertal un titolo che mancava da nove anni. Da Follonica alla corona iridata: per Raul Micheli era il coronamento di una vita dedicata all’hockey a rotelle.
Nel libro ritroviamo moltissimi approfondimenti, l’analisi dei protagonisti del mondo dell'hockey, i pensieri sulla sua nomina, i giudizi sul tecnico in un periodo storico molto particolare e molto, molto altro. Un romanzo che alterna momenti di allegria, gag e simpatia. Ma anche passione e tristezza, per un finale amaro ed una malattia che lo strappa precocemente a questo mondo nonostante la lotta estenuante del carismatico maremmano.
L'opera consegna alla storia una bella immagine di Raul Micheli, delineandone i tratti di un uomo dal grande temperamento ed umiltà, innamorato fino all’ultimo istante della sua vita, di questo sport. E se giunti a pagina 343 vi scenderanno delle lacrime non preoccupatevi: le emozioni suscitate da questo libro sono vere, profonde e toccanti.
Così la definizione di Ouverture edizioni:
L’opera ripercorre la storia di uno sport e lo sviluppo di una cittadina, l’hockey su pista a Follonica (GR), evidenziando le persone che ne sono state protagoniste ed elementi attivi.
Nello specifico, questo libro esplora la vita di Raul Micheli, dalle prime esperienza alla Pista dei Pini fino alle vittorie come CT della Nazionale.
A 10 anni dalla sua morte Raul Micheli continua ad essere l’ideale per innamorarsi di uno sport che con lui diventava spesso imprevedibile.
È stato l’eroe dietro al quale nascondersi, un moschettiere che lottava contro i mulini a vento, il piccolo mito di un paese che diventava sempre più grande al pari della crescita demografica. Raul Micheli è stato Follonica, l’Italia e il Mondo.
Raccontare la sua storia è come riscoprirsi un po’ bambini, fermare l’inesorabile macchina del tempo, riscoprire le cose belle e brutte di una volta.