L'hockey in Versilia

La trilogia di Giulio Arnolieri

Giulio Arnolieri è indiscutibilmente uno dei più grandi conoscitori dell’hockey versiliese.

Nato nel 1958 a Viareggio, è collaboratore del quotidiano “La Nazione” dal 1983 e giornalista pubblicista dal 1986. È stato direttore responsabile di “Radio Babilonia” dal 1987 al 2000. Ha collaborato con quotidiani, varie testate ed emittenti locali e periodici anche a diffusione nazionale.

Professore liceale (ha scritto un libro anche su questo argomento, narrando la sua sconfinata esperienza nell’insegnamento) , Arnolieri si avvicina all’hockey fin da ragazzo e da allora ne segue le gesta con rigorosa passione, che riporta sia “con la penna”, che nelle vesti di commentatore, con elevata competenza.

Arnolieri non scrive solo di hockey. Insegnante di lingua inglese, ha pubblicato anche "Onde viareggine - Tre radio sul filo dei ricordi" (Pezzini ed. 2003); L'ultimo lampionde della passeggiata (Ed. Il Molo 2009); "Le radio di Viareggio 1975-2010 (Ed. Il Molo 2011). Ha anche collaborato con il volume "Imagnifici dlla S.P.V. Viareggio - 2005). 

Per la sua attività giornalistica ha ricevuto nel 2005 il Premio Sport del comune di Viareggio e nel 2011 il Premio giornalistico della Lega Nazionale Hockey Pista.

1996, l’esordio con 50 anni di hockey in Versilia 1947-1996

Nel 1996 produce il primo suo grande lavoro sul mondo dell’hockey: “50 anni di hockey in Versilia 1947-1996”. Come egli stesso racconta nell’introduzione “molte erano le strade percorribili per raccontare l’hockey in Versilia. È stata scelta quella più lineare: ripercorrere attraverso i giornali (le testate locali “La Nazione, “Il telegrafo/Il Tirreno”) tutti questi anni di risultati, classifiche, commenti e anche polemiche. Purtroppo non è stato possibile arrivare ad una ricostruzione completa, ma ogni sforzo è stato fatto perché lo fosse”. (…) E lo sforzo di Giulio soddisfa pienamente ogni palato.

Il racconto inizia con una ricostruzione storica dell’hockey, partendo dai primi del ‘900 con la pista “La Fiorentina” andata distrutta con il rogo che divampò nella famosa passeggiata viareggina nel 1917. Poi, nel 1947, il via all’hockey, con la S.P.V. fondata da Federigo Gemignani (poi sindaco della famosa città balneare). Nella S.P.V. iniziarono a muovere i primi passi anche il famoso maestro Creso Bacherotti, oltre ad Alfredo Cupisti, conosciuto come “Tanacca”, padre del grande Alessandro, uno dei più grandi portieri di sempre ed in futuro promotore dell’hockey nella vicina Forte dei marmi, ove l’hockey approdò nel 1962, con la nascita del “Pattinatori” Forte dei marmi una squadra che giocava nel mitico “Prato Verde”.

Nel 1970, infine, la nascita dell’attuale Centro Giovani Calciatori e con essa giunge finalmente anche l’epoca moderna di questa disciplina, in una lotta per la vittoria che, tra mille problematiche, sconfitte dolorose, periodi di oblio (soprattutto economico) è giunta finalmente nel 2011 nel più bello dei modi. Ma questo è un discorso che ritroviamo in un altro libro.

Anche perché Arnolieri narra con la stessa passione l’hockey in Versilia, non importa se confinato a Viareggio o a Forte: lui ama raccontare l’hockey e la gente ama leggere i suoi libri e i suoi pezzi, sempre imparziali, sempre precisi, infinitamente passionali.

Dieci anni dopo, il prologo

Il Secondo Volume esce, puntuale come il thè delle cinque in Inghilterra, nazione che è virtualmente la seconda patria del Professore, insegnante liceale  della lingua più parlata al mondo.

Così nel 2006 Arnolieri propone un aggiornamento di 180 pagine, redatto come sempre con grande precisione: l’hockey versiliese si sta pian piano riprendendo, sia i viareggini del Centro che i rossoblu del Forte sono in continuo fermento e nelle pagine di questo secondo volume ritroviamo anche le vicissitudini dell’S.P.V., da sempre seconda squadra di Viareggio, nonostanze le varie fusioni con l’Hockey e lo Sporting, tutti movimenti che possono esser ricostruiti tra le pagine dei suoi libri.

Una delle peculiarità di Arnolieri, infatti, è la grande limpidezza con la quale racconta le partite e le situazioni , a volte intrigate, a livello societario.

Un libro davvero imperdibile per chi vuol rivivere con completezza i primi 50 anni di storia avvenuti in una delle zone che ha dato moltissimo all’hockey italiano.

Ovviamente in cantiere ci sarà  un aggiornamento che Arnolieri, siamo pronti a giurarci, nel 2016 produrrà puntuale come il suo thè inglese.

Il terzo libro, anche i desideri si avverano

La “trilogia di Arnolieri” tocca l’apice di soddisfazione personale dello scrittore nell’anno 2010, quando  con immenso piacere produce il libro che più gli sta a cuore, una pubblicazione sul Viareggio campione d’Italia “Centro, dalla Coppa Italia allo Scudetto – cronaca di una stagione incredibile”.

"Questo  è il libro che ho sempre voluto scrivere – esordisce Giulio Arolieri nell’introduzione – entrambe le mie produzioni precedenti (…) si chiudevano auspicando che le pagine più belle e ricche di successi dell’hockey versiliese fossero ancora da scrivere. Nel 1996 l’auspicio era praticamente un sogno. Nel 2006 c’era maggior fiducia". E nel 2010 il suo desiderio s’è avverato.

(…) "Un altro spunto sottolineato in tutta Italia, è che lo scudetto è stato conquistato da una squadra tutta italiana, formata per 7 decimi da giocatori viareggini (di cui 6 cresciuti nelle giovanili bianconere) e per 9 decimi da giocatori toscani. L’unico a non esserlo era Davide Motaran".

Il succo di questa opera, che narra con precisione ogni gara dei bianconeri in una cavalcata incredibile, lo troviamo a pagine 105 “L’appuntamento con la storia del’hockey per il Cgc arriva il 7 giugno al termine di una settimana di attesa spasmodica (…) Le statistiche danno una mano dicendo che nessuna squadra andata sotto di due partite è mai riuscita a rimontare, ma le delusioni degli ultimi anni sono dietro l’angolo e, per scaramanzia o timore reale, nessuno si sbilancia" (…).

Poi il finale, dolce e avvincente (…) La partita finisce 4-3, il campionato con lo scudetto, meritatissimo, del Cgc e i festeggiamenti che si protrarranno per tutta la notte e vari giorni a seguire, possono iniziare. La città di Viareggio, una delle capitali dell’hockey italiano, ottiene quel titolo che ha dovuto inseguire per veramente troppi anni.

 

MONDO HOCKEY

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