2003 Oliveira De Azemeis
Il Portogallo beffa l'Italia all'overtime
Ad un passo dal trionfo. L’Italia targata Carlos Dantas, sostituto di Raul Micheli dopo il triste e prematuro decesso del tecnico follonichese, disputa un campionato mondiale di altissimo livello. Forse l’ultimo significativo nell’ultimo decennio.
Siamo in Portogallo “Nel Mundial portoghese c’è tutto ciò che richiede lo sport: spettacolo, emozioni, pathos, incertezza e divertimento. Oliveira de Azemeis, cittadina lusitana nella quale si respira hockey, ospita la 36^ edizione dei Campionati del Mondo, nel quale partecipano, per seconda volta consecutiva, 16 nazioni, suddivise in 4 gironi da 4, con le prime due classificate che accedono ai quarti”.
Come di consueto Italia, Argentina, Portogallo ed Italia disputano e vincono i rispettivi gironi, segnando nel complesso 98 reti a fronte delle 15 subite. La differenza tra le quattro potenze ed il resto del Mondo è ancora elevata. Così le gare vere iniziano dalle semifinali. Dove a sorpresa l’Italia infligge alla Spagna l’unica sconfitta degli anni duemila.
50 minuti di gloria racconta “I padroni di casa passano in vantaggio con Ricardo Pereira al 5’: il portoghese si gira in un fazzoletto, lascia Carlos Lopez sul posto e buca Bridge sotto i gambali. Ma a 2’ dalla sirena, Paez da metà pista fa partire un tiro che Farran sfiora quel tanto che basta che battere Guillherme Silva.
La gara è equilibrata e viene decisa da un rovescio di Sergio Silva, che dalla trequarti sorprende il portiere argentino sul primo palo.
(…) La Spagna si presenta a questa gara forte di quattro anni di imbattibilità: l’ultima sconfitta fu l’1-0 firmato Gaby Cairo del mondiale di Reus, poi 29 vittorie ed un pareggio, proprio contro gli Azzurri. In questi 4 anni le furie rosse hanno conquistato 2 europei, altrettante Coppe delle Nazioni ed un mondiale.
Quella del 3 ottobre 2003 è stata un Italia tra le più belle di sempre: ordinata e attenta in difesa, quasi al limite della perfezione, quanto ricca di spunti ed alternative in fase offensiva, una lacuna che invece ha punito la Spagna, che delle quattro semifinaliste è stata la peggiore.
Un primo tempo con poche emozioni, dove il più impegnato è stato “El pulpo” Egurrola, che però ha dovuto cadere per mano di Alessandro Bertolucci, che con una conclusione secca dal limite ha fatto l’estremo difensore iberico. Passati in vantaggio, gli Azzurri hanno potuto controllare la gara, cercando sempre il contropiede e trovando più volte sguarnita la retroguardia spagnola. Così gli uomini di Dantas possono affondare i colpi ed uno strepitoso Alessandro Michielon mette a segno una doppietta che tra il 4’ ed il 6’ mette k.o. la Spagna.
Pedro Gil riesce finalmente, dopo 2’ minuti, a bucare Cunegatti. Ma gli uomini di Ordeig non fanno tempo a prendere coraggio, che l’entusiasmo della rete viene smorzata dal 4-1 di un grande Alessandro Michielon.
Il C.T. spagnolo cambia assetto, riuscendo a trovare con Teixidò il 4-2. Poi l’assalto finale, gli Azzurri potrebbero allungare ma falliscono un penalty, mentre Panadero realizza il 4-3 da fermo. Mancano meno di 3’, ma gli Azzurri non concedono più nulla. Solida, completa, matura, cinica e convincente questa Italia. Resta solo l’ultimo difficile gradino: battere il Portogallo in casa sua. Un impresa mai riuscita a nessuno”.
La finale è così un’inedito Portogallo-Italia 50 minuti di gloria continua “Gli Azzurri partono forte ed hanno spesso il pallino del gioco, molto più di quanto si poteva immaginare alla vigilia. L’Italia ha a disposizione più palle gol rispetto ai lusitani, ma non le sfrutta (…)Così i minuti passano ed il risultato non sblocca e le squadre vanno ai supplementari sullo 0-0. Il Portogallo sembra avere qualcosa in più dell’Italia e Ricardo Pereira si divora due palline di fronte a Cunegatti. Per l’Italia si fa dura, anche perché gli arbitri sono permissivi con i lusitani mentre non fanno correre niente agli Azzurri.
Poi a 2’20” dalla fine, si decide il mondiale: Pedro Alves gira dietro porta di Cunegatti, mentre Rigo, suo marcatore diretto decide di non seguirlo e chiuderlo in uscita. Ma il capitano azzurro non si accorge che di fronte alla porta Ricardo Pereira, marcato da Orlandi, toglie spazio al passaggio. Così Alves esce alla sinistra di Cunegatti e fa partire un tiro accompagnato sul secondo palo che non lascia scampo al portiere azzurro, mentre Rigo non arriva in tempo per la chiusura. Il Portogallo passa in vantaggio sfruttando l’unico errore difensivo dell’Italia”.
I lusitani vincono un mondiale in casa. Come sempre nella storia.