Cile-Angola 3-1
Clamorosa vittoria del Cile
La gara che non ti aspetti e che ribalta come un guanto il campionato del mondo. Il Cile sconfigge l’Angola e lo batte 3-1 ai tiri di rigore, rendendo minime le speranze di qualificazione degli africani.
Ma facciamo un salto indietro di 24 ore: il Portogallo, tra le favorite della rassegna iridata, fatica nel debutto contro il Cile. Dopo l’1-1 del primo tempo deve sudare non poco per aver ragione dei sudamericani, bravi nel contropiede, sostenuti da Quintanilla in porta e con un Fernandez in ottima forma. A questo aggiungiamo il peso psicologico che devono sopportare gli angolani: cento milioni di dollari spesi per un mondiale da giocare con il ruolo di protagonista. Difficile per chi protagonista, a così alto livello, non lo è mai stato.
Così nella gara che vale il secondo posto del girone l’Angola è già costretto a vincere per arrivare ai quarti. L’avvio è dei migliori: contropiede a due tra Joao Pinto e Vieira e gol di quest’ultimo, che veste la fascia da capitano degli angolani. Poi la gara vive un copione scritto: i padroni godono di una netta supremazia offensiva, mente i sudamericani difendono bene e giocano in contropiede, cosa gradita se hai in squadra un attaccante del calibro di Nicolas Fernandez.
Ma nella rosa cilena, oltre al bomber del Giovinazzo e all’ex pratese Carmona (positivo anche lui) troviamo Filipe Castro, un giovane veloce, dotato di buona tecnica, che al 6’ della ripresa agguanta il pari. L’1-1 non si schioda fino alla fine, con l’Angola che prova a tirare da tutte le parti (e contro la quale vengono fischiati 5 falli di squadra in 50 minuti di gioco) ed il Cile che gioca accorto: non scopre mai la difesa, lasciando sempre due uomini alla retroguardia.
Si va ai supplementari, dove le squadre giocano con la paura nelle gambe. Così, inevitabili giungono i tiri di rigore: in un girone eliminatorio è una regola assurda, voluta dalla federazione internazionale. Così il Cile vola: Felipe Castro fa secco Tiago Sousa al tero tentativo. Poi l’ex secondo portiere del Liceo si deve arrendere anche a Fernandez. Il Cile sogna, l’Angola invece si lecca le ferite. Ora deve vincere contro il Portogallo, che nel pomeriggio aveva massacrato il Sud Africa (21-2). Tutto è possibile, ma tendiamo a non credere ai miracoli.