2013 La finale
Spagna-Argentina 4-3
Spagna-Argentina è stata una finale bellissima, con un primo tempo di marca spagnola e una ripresa tutta argentina. Soprattutto, con un hockey di grande intensità e ad altissimo livello per tutti e 40 i minuti della gara. Feriche si è affidato a Fernandez, Gual, Bargallo, Adroher e Gil; Giuliani a Grimalt, Pasqual, Abalos, Garcia e Nicolia. Entrambi gli allenatori hanno utilizzato a fondo anche le panchine perchè il ritmo della partita è stato sempre indiavolato.
La Spagna ha aperto le marcature con un capolavoro di Adroher; sceso sulla sinistra in velocità, Adroher ha fatto una trottola velocissima davanti al suo marcatore e ha infilato al sette. Nemmeno a metà primo tempo la Spagna raddoppia con un contropiede finalizzato da Bargallo. La risposta dell'Argentina si spegne sulla traversa colpita da Nicolia.
La ripresa inizia con una doccia gelata per l'Argentina. Grimalt commette un brutto fallo su Selva e viene espulso per 2'. Entra Kennan che non uscirà più. Marc Gual trasforma la punizione e fa 3-0. La finale sembra ormai essere segnata. La rimonta argentina inizia a 7.40 quando Lopez pesca Nicolia a un passo dalla porta; gancio a beffare Fernandez e 3-1. La partita cambia: gli argentini diventano delle furie e la Spagna fatica a contenere. Gimenez spreca l'occasione del secondo gol battendo con grande presunzione la punizione di prima per il 10' fallo spagnolo; alza la pallina e la palleggia colpendo poi al volo e mettendo fuori. A riaprire il tutto ci pensa Platero con un tiro dalla lunghissima distanza che Fernandez non vede: 3-2. A questo punto l'Argentina è incontenibile, costantemente nell'area spagnola: i campioni riescono a mettere raramente la testa fuori dalla metà pista. A 17.43 arriva il clamoroso pari: Nicolia serve a Platero la pallina di un incredibile pareggio. Festa grande degli argentini, ma dura solo 10": tanto impiega la Spagna a mandare in gol Pedro Gil con una serie di movimenti perfetti, compresa la finta di alta scuola del fuoriclasse in forza al Forte dei Marmi. E' il gol che decide la partita, il mondiale, la storia.