1995 Recife

Una grande Argentina vince a Recife

Dopo nove anni la rassegna iridata fa ritorno in Brasile. A Recife, dove l’Italia sbarca con buona parte dei favori del pronostico. Ma delude cadendo clamorosamente contro la Svizzera nel girone eliminatorio. Il libro 50 minuti di gloria a pag. 205 del Vol. 1 narra così “L’Italia viene inserita nel girone con Spagna, Francia, Germania, Cile e Svizzera; nell’altro raggruppamento, Portogallo e Argentina dovranno vedersela contro i padroni di casa del Brasile, l’Olanda, Andorra e l’Angola.

Chissà perché, c’è il vizio di inserire i “big match” al debutto: così, la sera del 22 settembre assistiamo ad Italia - Spagna e Portogallo - Argentina. L’Italia è ornai la bestia nera della Spagna, che contro gli Azzurri fatica oltremodo. Il match inaugurale vive su un quarto d’ora di sostanziale equilibrio, spezzato al 16’ da una potente conclusione di Santi Cardà. Il gol risveglia l’Italia, che pareggia con Alberto Michielon, abile a ribattere in gol una respinta di Folguera. L’inizio della ripresa è choc: l’Italia parte a mille all’ora sfruttando l’arma migliore in dotazione: la velocità, così prima Alessandro Bertolucci, poi il fratello Mirko ed infine Ale Michielon mattono a segno un parziale di zero a tre che taglia le gambe agli uomini di Carames. Gli spagnoli si fanno sotto, con il vecchio Pujalte al 35’ e Gabaldon un minuto dopo, ma Rigo infila il 5-3 con una potente conclusione, che Folguera non vede partire. Guillen riaccende il finale, ma l’Italia vince e convince, ma soprattutto, illude.

Intanto nel gruppo A esplode la polemica: la pista del “Pabellon Geraldao” è troppo lucida e sembra perfino irregolare. Si lamentano Portogallo e Argentina, che faticano a stare in piedi: nel esce una brutta partita, che viene vinta per 3-2 dal Portogallo, con una rete nel finale”.

L’ottimo inizio italiano viene però vanificato da una prestazione sciagurata contro la Svizzera. Un k.o. che di fatto ne pregiudica il cammino. I rossocrociati giocano la partita della vita, mentre gli Azzurri disputano una gara sotto tono, scialba. Perdendo clamorosamente 5-2. Grande protagonista Roduit, che con una tripletta stende i ragazzi di Micheli. Nei quarti l’Italia incontra così l’Argentina, che s’impone al supplementare. Così il racconto da 50’ di gloria “Al 10’ Ale Michielon porta in vantaggio gli Azzurri: un gol fantastico, con cavalcata di 30 metri saltando ogni avversario, dribblando Herrmann e depositando, in tuffo, la sfera sotto l’incrocio. Ma l’Italia gioca contro una autentica potenza: così Josè Paez, al 17’ pareggia. Nella ripresa Italia ancora avanti con un gol di Rigo al 4’, ma ancora Paez pareggia 2’ dopo. Gli uomini di Micheli sono sempre riusciti a passare in vantaggio, ma sono sempre stati rimontati: succede anche con Ale Bertolucci, che al 12’ da il gol del 3-2 all’Italia. A questo punto l’Albiceleste scopre un campione senza tempo: Pablo Cairo. L’attaccante del Novara pareggia le sorti a 70 secondi dalla fine del match, poi con una conclusione sottomisura, al 4’28” (quindi a 32 secondi dalla fine del supplementare) porta l’Argentina in semifinale”. Dove l’Albiceleste elimina la Spagna “(…) Anche in questo caso i sudamericani vanno sotto, con Albert Folguera al 3’ e subiscono addirittura il raddoppio, ad opera di Cardà, al 13’. Gomez utilizza la carta Monserrat e l’attaccante del Liceo va subito a segno, chiudendo il primo tempo sul 2-1. Nella ripresa la Spagna perde lucidità, così l’Argentina perviene prima al pareggio, ancora con Monserrat, che devia una punizione dal limite, poi con Panchito Velazquez, che al 6’ della ripresa chiude un contropiede in campo aperto (…).

Nell’altra semifinale il Brasile padrone di casa viene sconfitto nettamente dal Portogallo per 5-1, che così parteciperà nuovamente ad una finale. Ed è l’unica nazionale ad averle giocate tutte.

Facundo Salinas e Diego Allende portano sul 2-0 i sudamericani. Rui Lopes prova a riaprire il match, ma Panchito Velazquez, Josè Paez e Toro Roldàn chiudono i conti sul 5-1. E l’Argentina dopo 11 anni ritorna sul gradino più alto del podio.

MONDO HOCKEY

Supercoppa Portogallo: per il Porto è la numero 19

FC Porto-Oliveirense, 5-4 FC Porto: Edo Bosh, Pedro Moreira, Jorge Silva, Reinaldo Ventura e Ricardo Barreiros - entrati Caio, Vítor Hugo e Tiago Losna; All. Tó Neves Oliveirense: Diogo Almeida, André Azevedo, Diogo Silva, Tó Silva e Gonçalo Alves- entrati Gonçalo Suissas, Poka, Nélson Pereira...
Continua...

Supercoppa spagnola al Barcellona

FC Barcelona: Sergio Fernández, P. Álvarez, Torra, Reinaldo, Panadero - entrati Gual, Marín, Barroso Matías Pascual Reus Deportiu: Molina, Casanovas, Costa, Adroher, Ollé - entrati Selva e Alvat Gol: 1-0 Pablo (4'), 1-1 Selva (5'), 2-1 Torra (32'), 2-2 Costa (34'), 3-2 Marín...
Continua...

Supercoppa Italiana al Viareggio

HOCKEY VALDAGNO 1938 – CGC VIAREGGIO 8-9 (2-2; 5-5; 0-0; 0-0; 3-4) Marcatori. 13’.04” Motaran (Vi), 16’.16” Nicolia (Va), 16’.29” Motaran (Vi), 23’11” Tatarani. S.T: 7’.29” Tataranni (Va), 8’.52 ” Montivero (Vi)(, 9’.26” Bertolucci (Vi), 12’.28” Motaran autogol, 13.31”  Montigel (Vi), 14’.05”...
Continua...

Cifre da capogiro

Dal 2000 tra Europei e Mondiali la Spagna ha collezionato 13 ori e un bronzo. Ha giocato 72 partite, con 68 VITTORIE, 3 pareggi e 1 sola sconfitta.
Continua...

La Spagna Pentacampeon

Mai nessuno nella storia aveva vinto 5 Mondiali consecutivi: San Josè 2005, Montreux 2007, Vigo 2009, San Juan 2011 ed ora Luanda 2013.
Continua...

50 minuti di gloria

50 minuti di gloria Definito il "Best seller" dell'hockey italiano, ha finalmente riportato alla luce la storia dell'hockey...
Continua...